A Modena un nuovo progetto per studiare una comunità energetica cittadina
Il progetto U.N.I.R.E. (Urban Network Investing Resource for an Energy community), iniziato a settembre 2022 e della durata di 9 mesi, ha l’obiettivo principale di analizzare la fattibilità e costruire un modello di Comunità energetica cittadina, quale importante strumento di lotta alla povertà energetica e di condivisione di comportamenti di consumo efficienti, partendo dal quartiere 2 e dall’esperienza dell’Emporio Portobello di Porta Aperta.
Il progetto, che è risultato vincitore del bando per assistenza tecnica lanciato dal consorzio europeo EPAH (Energy Poverty Advisory Hub) per il 2022, vede il coinvolgimento del Comune di Modena, in qualità di coordinatore, dell’Associazione di volontariato Porta Aperta, quale partner, e AESS (Agenzia per l’Energia e lo Sviluppo Sostenibile) come ente esperto tecnico.
U.N.I.R.E. è stato ufficialmente presentato il 6 dicembre, dalle 14.45 fino alle 17.15, a Modena presso la Sala Pucci. L’obiettivo dell’incontro era attivare una collaborazione solida e duratura con gli attori del territorio sul tema della povertà e delle comunità energetiche. All’evento sono intervenuti l’Assessora all’Ambiente, Agricoltura e Mobilità sostenibile, Alessandra Filippi, Giorgio Bonini, di Porta Aperta, due referenti di EPAH, Dora Biondani e Marina Varvaresi, Andrea Trenti di Legambiente Modena, e il referente di progetto di AESS, Francesca Gaburro.
Dall’incontro, a cui hanno partecipato 18 persone in rappresentanza di diversi enti ed organizzazioni del territorio, sono emersi importanti spunti:
- in merito alla formazione, forte è l’interesse degli operatori a partecipare ai corsi online gratuiti per il Tutor dell’Energia Domestica (TED), attivati dal network RETE ASSIST. In particolare, Marina Varvesi ha sottolineato come la formazione non si rivolge a nuove figure da inserire nelle organizzazioni intermediarie coinvolte, bensì a coloro che già operano nel loro interno e conoscono la realtà territoriale;
- gli interlocutori si sono chiesti come poter contribuire in modo efficace sul fronte della povertà energetica. Per esempio, che cosa ci si aspetta dai datori di lavoro e dalle imprese e come possono apportare un efficace sostegno in questo percorso;
- più di una volta, è stato sottolineato come affrontare la povertà energetica vuol dire affrontare un problema ampio, con molti risvolti e sfaccettature, che richiede un coinvolgimento attivo dei diretti interessati (soggetti fragili dal punto di vista socio-economico), innescando anche un processo di sensibilizzazione degli stessi ai comportamenti di consumo sostenibili e alla difesa dei propri diritti;
- l’Assessora Filippi ha sottolineato come i 9 mesi di progetto non permetteranno l’attivazione e costituzione di una comunità energetica, ma saranno certamente importanti per capirne il funzionamento, le regole, le modalità di costituzione e per costruire un modello e un protocollo che possano servire in futuro. Infatti, il quadro normativo di riferimento non è ancora completo.
L’incontro si è concluso con l’impegno ad attivare la formazione prevista dal progetto all’inizio del 2023, facendo riferimento alla rete Assist, e a condividere nei mesi futuri gli spunti che emergeranno nel corso di questi 9 mesi di lavoro. L’obiettivo finale è la firma di protocollo di intesa per la lotta alla povertà energetica anche attraverso la costituzione di comunità energetiche, che veda protagonisti i principali enti cittadini.
Parallelamente al progetto UNIRE, l’impegno del Comune su questo tema è stato ribadito grazie all’accordo con ACER, AESS, e il Consorzio Attività Produttive, che mira a realizzare una ricognizione di tutte le superfici pubbliche adatte a ospitare i pannelli fotovoltaici, quali tetti, edifici e parcheggi.