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Luce sulla Povertà Energetica

di Aisfor
Luce sulla Povertà Energetica

Si è svolto ieri l'evento organizzato da Canale Energia per mettere a sistema indagini e proposte politiche.
 

“L’Unione europea non può permettersi di avere più del 10% della popolazione in povertà energetica. Il che significa non avere la possibilità di riscaldarsi, raffrescarsi e cucinare il proprio cibo”. È quanto ha affermato Dario Tamburrano europarlamentare M5s nel corso dell’evento “Luce sulla povertà energetica”, organizzato da Canale Energia, testata specializzata del settore energetico partner di diversi progetti europei volti alla divulgazione del fenomeno, con il sostegno di Adiconsum, associazione di consumatori costituita nel 1987 su iniziativa della CISL, presente su tutto il territorio nazionale.

La povertà energetica nei paesi sviluppati è un fenomeno relativamente nuovo a livello istituzionale e come tale richiede un’attenzione e un approccio innovativo per contenerla.

La proposta di Piano Nazionale per l’Energia e il Clima presentata dall’Italia prevede alcune importanti misure di contrasto alla povertà energetica”, ha dichiarato il sottosegretario allo Sviluppo economico Davide Crippa che ha partecipato alla tavola rotonda di chiusura lavori. “Queste misure si traducono operativamente in tre azioni: una revisione delle attuali agevolazioni sulle tariffe energetiche e gas che permetta a più persone di usufruirne, l’istituzione di un programma di efficientamento degli edifici di edilizia popolare e la creazione di un Osservatorio della povertà energetica che faccia da punto di riferimento istituzionale – per garantire la definizione e misurazione del fenomeno, in modo da poter poi adottare policy e strumenti efficaci”.

Costi sanitari e alti consumi energetici sono un problema sempre più frequente. Anziani, disoccupati e minorenni, l’identikit del povero energetico tocca diverse fasce della popolazione in Italia e in Europa. Un contesto in cui gli stakeholder possono fare molto sia per divulgare buone pratiche per la riduzione degli sprechi che per diffondere gli strumenti a sostegno di chi si trova in questa situazione.

Questo evento è stato pensato come elemento di sinergia tra gli stakeholder del settore all’interno di un percorso informativo sulla povertà energetica che come testata seguiamo da anni”, ha sottolineato Agnese Cecchini direttore responsabile Canale Energia. “Per questo con Adiconsum, intendiamo proseguire nel proporre azioni sinergiche di informazione e formazione rispetto le istituzioni e verso l’utente finale con attività che includano sempre di più anche le aziende interessate nel ridurre e combattere questo fenomeno. Prepareremo un manifesto contro la povertà energetica in cui proporremo azioni specifiche e innovative per guardare oltre alle misure di sostegno economico” ha annunciato il direttore.

Come Adiconsum abbiamo avanzato alcune proposte che abbiamo sottoposto all’attenzione del Governo, come l’aumento e l’automatismo del bonus sociale, la realizzazione di un Fondo sociale finanziato dalle giacenze di fine anno, la revisione della struttura tariffaria a cominciare dagli oneri di sistema”, ha evidenziato Carlo De Masi, Presidente di Adiconsum nazionale. “Si tratta di proposte che non sono risolutive, ma che rappresentano un primo passo, l’inizio di un percorso virtuoso nella giusta direzione. Siamo consapevoli che per combattere la povertà energetica c’è bisogno dell’impegno di tutti: consumatori, aziende, istituzioni, governi. Ci auguriamo che ciò avvenga al più presto. Noi come Adiconsum siamo pronti a fare la nostra parte e proporre un manifesto di azioni contro la povertà energetica”.

Per questo il confronto con dati e indagini del settore è strategico per capire a che punto siamo e quanto è esteso il fenomeno e chi riguarda. Su questo hanno fatto luce le tre indagini presentate nel corso della giornata: Smart Up, a cura di Marina Varvesi di Aisfor i cui dati vengono per la prima volta presentati in Italia, un focus sul target degli anziani in povertà energetica a cura di Serena Rugiero, di Fondazione Di Vittorio ed esempi europei dall’indagine di Marine Cornelis, NextEnergyConsumer. (In allegato le slides delle indagini e link ad articoli).

Con il progetto europeo SMART-UP è stato raggiunto un target di analisi unico ad oggi: circa 13mila consumatori in cinque paesi europei – ha spiegato Marina Varvesi Responsabile dell’Area di Innovazione e Ricerca in AISFOR Srl – Abbiamo constatato una connessione tra utilizzo degli elettrodomestici in casa e povertà energetica. I cittadini in difficoltà posseggono frigorifero e lavatrice, inoltre il 94,4% di loro ha un caricabatteria e il 97,6% possiede apparecchiature di intrattenimento. Quindi la povertà energetica causa esclusione e solitudine per questo la necessità di essere connessi. Altro fatto rilevante è che oltre l’80% del target considera la bolletta energetica come un dato preoccupante a cui associare ansia” ha concluso la Varvesi.

Il bonus energia non è sufficiente”, ha spiegato Marine Cornelis, NextEnergyConsumer,almeno non com’è formulato ora. È una misura politicamente più attrattiva di altre, ma che fattivamente non previene il fenomeno e non evita la crescita sia dei poveri sia dei vulnerabili. Bisognerebbe puntare di più sull’incentivo per la riqualificazione edilizia piuttosto che il bonus”, ha concluso.

In riferimento ai bonus elettrico e gas” ha evidenziato Crippa “il Governo ha previsto con il decreto legge 28 gennaio 2019 n. 4 che tutti i beneficiari del reddito di cittadinanza possano accedere alle agevolazioni relative alle tariffe elettriche riconosciute alle famiglie economicamente svantaggiate e alla compensazione per la fornitura del gas”.

C’è molto da lavorare affinché l’Europa torni ad essere sociale” ha concluso l’europarlamentare Dario Tamburano M5s.

Le due tavole rotonde della giornata hanno approfondito rispettivamente. La prima, moderata dalla giornalista di Canale Energia Ivonne Carpinelli, un confronto su possibili soluzioni già adottate o in via di analisi nel nostro Paese come all’estero e una valutazione degli effetti e dei costi in essere. All’incontro hanno partecipato: Adiconsum, Pierpaola Pietrantozzi; progetto Assist sempre a cura di Aisfor con Marina Varvesi; Progeu, Dario Noschese; Università Sapienza, Livio De Santoli.

La seconda, moderata dal direttore responsabile di Canale Energia Agnese Cecchini, si è incentrata sul ruolo e le azioni che la politica può intraprendere, il ruolo degli oneri di sistema e la posizione e il ruolo delle associazioni dei consumatori. Sono intervenuti il sottosegretario del Ministero   Sviluppo   economico   Davide Crippa,   Dario   Tamburrano,   Europarlamentare    M5S; Simone Baldelli, Deputato FI; Gianluca Benamati, PDA Stefano Besseghini, Presidente ARERA e Carlo De Masi, Presidente Adiconsum Nazionale.

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